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La profilassi con Magnesio solfato per via endovenosa in aggiunta a beta-bloccanti non previene le aritmie atriali dopo intervento chirurgico coronarico o valvolare


Le aritmie atriali rappresentano un’importante causa di morbilità dopo chirurgia cardiaca.
Gli sforzi per la prevenzione di queste aritmie post-chirurgiche non hanno portato a risultati ottimali; la somministrazione di beta-bloccanti è il trattamento standard in molti Centri.

Benchè la somministrazione profilattica di Magnesio solfato sia stata raccomandata, la revisione di tutti gli studi precedentemente pubblicati su questo composto ha mostrato risultati contrastanti.

Per valutare i difetti metodologici dei precedenti studi, i Ricercatori dell’University of British Columbia di Vancouver, in Canada, hanno disegnato e compiuto il più ampio studio, randomizzato e controllato con placebo, sulla somministrazione endovenosa di Magnesio solfato per la prevenzione delle aritmie atriali dopo bypass coronarico o cardiochirurgia valvolare.

In totale 927 pazienti sono stati stratificati in 2 gruppi: bypass coronarico isolato ( n=694 ) o chirurgia valvolare con o senza bypass coronarico ( n=233 ). Questi pazienti sono stati randomizzati a ricevere 5 mg di Solfato di Magnesio per via intravenosa oppure placebo al momento della rimozione del cross-clamp, seguito da infusioni giornaliere di 4 ore dal primo giorno post-operatorio fino al quarto giorno.

Tutti i pazienti sono stati trattati seguendo un protocollo prestabilito con beta-bloccanti orali.

I livelli post-operatori plasmatici di magnesio sono stati controllati e la terapia standard era la somministrazione di Magnesio solfato per via endovenosa per coloro che avevano bassi livelli.

L’endpoint primario era l’aritmia atriale di durata uguale o superiore a 30 minuti o la necessità di trattamento per compromissione emodinamica.

Non sono state osservate differenze nell’incidenza di aritmie atriali nei pazienti trattati con Magnesio solfato per via endovenosa rispetto a quelli trattati con placebo ( 26.4% versus 24.3% rispettivamente ).

In conclusione, nei pazienti trattati con beta-bloccanti orali dopo intervento cardiochirurgico non di emergenza, l’aggiunta profilattica di Solfato di Magnesio per via endovenosa non ha ridotto l’incidenza di aritmie atriali. ( Xagena2009 )

Cook R C et al, Circulation 2009; 120 ( 11 Suppl ): S163-69


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