Aritmie
Aggiornamento in Medicina
Sebbene le statine ( farmaci ampiamente utilizzati come ipocolesterolemizzanti ) probabilmente riducono le complicanze ischemiche perioperatorie, esistono pochi dati riguardo agli effetti delle statine sul rischio e sugli esiti di fibrillazione atriale dopo chirurgia non-cardiaca.
E’ stata esaminata l'associazione tra il trattamento con le statine e la fibrillazione atriale post-operatoria clinicamente significativa a seguito di chirurgia non-cardiaca maggiore.
Lo studio di coorte retrospettivo ha riguardato pazienti di 18 anni o età superiore che hanno subito interventi di chirurgia maggiore non-cardiaca nel corso del 2008.
Dei 370.447 pazienti considerati, 10.957 ( 3% ) hanno sviluppato fibrillazione atriale post-operatoria, clinicamente significativa; nel complesso, 79.871 ( 21.6% ) avevano ricevuto, in ambito perioperatorio, una statina.
I pazienti trattati con statine erano generalmente più anziani ( 68.8 vs 61.1 anni, p inferiore a 0.001 ) e avevano una maggiore probabilità di ricevere un beta-bloccante ( 50.3% vs 21.6%, p inferiore a 0.001 ).
L'uso di statine è risultato associato a un minor tasso non-aggiustato di fibrillazione atriale post-operatoria ( 2.6% vs 3.0%, p inferiore a 0.001 ).
Dopo aggiustamento per i fattori di rischio del paziente e il tipo di intervento chirurgico, i rischi ( odds ) per la fibrillazione atriale post-operatoria sono rimasti significativamente più bassi tra i pazienti trattati con statine ( odds ratio aggiustato, OR= 0.79, p inferiore a 0.001 ).
L'uso di statine non era associato a differenze in termini di costi, durata del ricovero, o di mortalità tra i pazienti che hanno sviluppato fibrillazione atriale post-operatoria.
In conclusione, il trattamento con le statine sembra essere associato a un più basso rischio di fibrillazione atriale post-operatoria, clinicamente significativo, dopo intervento chirurgico maggiore non-cardiaco. ( Xagena2012 )
Prashant D. Bhave et al, Heart Rhythm 2012 ; 9 : 163-169
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